COME STAI?
Domanda inutile o necessaria.
Parole unite insieme ma alle volte scollegate nello sguardo di carne da cui provengono.
Lettere che si muovono pur essendo statiche.
Sillabe che assumono un senso oppure che continuano a ricercarlo senza trovarlo mai...
COME STAI? è una domanda quotidiana che ci fanno spesso oppure che non ci fanno mai per davvero...una domanda che porta con sé una risposta del tutto piena di niente oppure ricca di un vuoto che parla di senso gioioso e, nel contempo, disperante.
Alle volte io stessa mi accorgo di porla ad altri in maniera superficiale, abitudinaria, altre volte invece di farla con vero interesse o preoccupazione, addirittura alcune volte mi capita anche di aver mancanza o necessità di riceverla o, almeno, sentirla distrattamente...rispondervi è sempre o totalmente semplice e veloce o assolutamente complesso e troppo delicato dire il vero.
Difatti, essa è molto più che un insieme di lettere o una abitudine: è carezza e schiaffo, attimo e treno in corsa, sentimento o voragine.
Ultimamente poi la sento spesso ovunque: è come se mi seguisse arrivando indirettamente ad interrogarmi dall'interno e contemporaneamente dall'esterno. La vita del resto è una corsa ad ostacoli ed un "come stai?" alle volte è aria che purifica.
Ma mi chiedo....è tanto complicato recuperarne la profondità distruggendone la superficialità? è tanto difficile oltrepassare le lettere e andare alla carne? è tanto complesso dirlo guardando dritto negli occhi e non rovistando dentro borse piene di seppur importante ma vuota quotidianità perché persa dietro "cianfrusaglie" tra cui rovistiamo per ritrovarci come si fa con un paio di chiavi finite chissà in quale angolo?Il COME STAI è dunque l'anima di qualsiasi essere umano, eternamente in sospeso su lettere che un senso lo assumono solo se iniziano a profumarsi di carne, sangue e vita che lotta. Tale domanda-anima dunque:
- è utile farla, perché ricorda la melodia di un cuore soffocato.
-è bello riceverla, perché dona respiro.
-è inutile lasciarla andare, perché essa ti perseguiterà sempre tra le strade, negli occhi, nelle vene e ti invocherà aiuto per riemergere nel suo senso più radicale
-è odioso sentirne la mancanza, perché lascia spazio a un disordine ordinato
-è assurdo non capirne la motivazione perché stantìa ma, diventa base per nuovi voli.
Allora vi chiedo COME STATE? ...State verbo STARE...stato d'animo e stato esteriore...essere in un posto ed insieme nelle proprie anime...essere in equilibrio sul filo sottile della fragilità e nel contempo potenza della vita...
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