LETTERA DI UN'ALTALENA
E' sera e cerco come sempre ispirazione alla mia scrittura e pace tra i mille pensieri, che danzano con me quotidianamente tra la speranza dei sogni e la fatica della quotidianità.
Le mani si muovono sul pc e non si arrestano mai, il cervello combatte e il cuore corre come un pazzo per riassettare e, ogni volta, ricominciare.
Ormai il buio arriva presto, la stagione fredda è arrivata e io l'ho sempre amata: guardo fuori dalla finestra però, e alla luce del tramonto, improvvisamente, dentro di me si è accesa una immagine, quella di una ALTALENA. Cosa c'entra? Perché arriva così inaspettata mentre penso alla stagione invernale di venti e burrasche o di luce solare fredda ma costante?
L'ALTALENA è il gioco che piace solitamente ai bambini, quello che ti fa stare in sospeso, danzare in aria e poi tornare verso terra con il vento in faccia e i capelli tra i denti che ridono senza pensieri, senza paure, seppur stretti a tenersi forte alle catenelle, alla trave, a quel che di solido possa fare da base certa ad un volo squilibrato ma ricco di vita preziosa da non dimenticare mai.
Mentre rifletto su questo, il lampione fuori dalla mia finestra si accende e interrompe il buio che sta inevitabilmente scendendo su tutti. E in questo momento, capisco il perché di quella immagine strana comparsa nella mia mente...
SIAMO TUTTI DELLE ALTA-LENE. Altalene di contrasti che fanno la nostra personalità, altalene di emozioni che compongono i nostri sorrisi e le nostre lacrime e, rompendo ogni schema del termine stesso, siamo anche delle LENE ALTE, ovvero RESPIRI e FIATI ELEVATI, affaticati o divertiti che raccontano la meraviglia e il mistero dell'esistenza.
Mentre scrivo ho il respiro lento e nel contempo accelerato, seduta sopra all'altalena di emozioni e contrasti che mi abitano. Tu che leggi magari sei fisso su uno schermo tra parole digitali che scorrono su e giù, una altalena digitale che riflette quello che, proprio quelle parole, provocano in te, altalena di pensieri e staticità, indifferenza o commozione improvvisa.
Si vive così sulle nostre ANIME ALTALENE CON RESPIRI ELEVATI, CHIASSOSI CHE, MUOVENDOSI TRA CONTRASTI IMMERSI NEL VENTO ED EQUILIBRI IMPROVVISI, ORIGINANO AZIONI , PENSIERI, VITE...Mi stropiccio gli occhi, comincio ad essere stanca e domani mi aspetta una intensa giornata di lavoro...mi viene da pensare a quante altalene conosco, o che ho incontrato in passato o che sono nella mia vita e, penso di certo anche alla mia stessa anima-altalena.
BISOGNA PRENDERSENE CURA, BISOGNA SPINGERLA AL CORAGGIO DI UN LANCIO NEL VENTO DIFFICILE DELLA QUOTIDIANITà E ALLA SICUREZZA DI UN ATTERRAGGIO PARADOSSALMENTE INCERTO MA che, ogni volta, a piccoli passi, rende PROPRIO QUEL SUO RESPIRO ALTO, FRAGILE E COMBATTIVO, un AGGANCIO SICURO, un MOTORE DI LANCIO E un CUSCINO DELICATO SU CUI TORNARE AD ACCAREZZARSI....
è giunto il momento di spegnere il pc...
Buona alta-lena...
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